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Il primo libro della trilogia tecno-thriller di F. CottiLA GIUSTA DECISIONE

PRIMO LIBRO DELLA TRILOGIA

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  copertina flessibile

 

L’Italia in un futuro molto vicino. Un attentato devastante è compiuto da una cellula terroristica fondamentalista islamica sul suolo italiano.

 

Per una combinazione d’eventi l’attentato avviene in un luogo diverso da quello previsto, ma sempre con conseguenza pesantissime. Per aumentare la portata mediatica dell’attacco, la cellula terroristica, basandosi sull’aiuto delle varie cellule dormienti del Nord Italia, organizzerà un attentato senza precedenti contro il Presidente del Consiglio.
Il Governo italiano, con il coinvolgimento di quello USA, organizzerà una caccia serrata agli attentatori, che culminerà in una disastrosa incursione fuori dai confini nazionali.

I protagonisti sono tanto diversi, quanto rappresentativi.

  • Saverio Mora, un trentenne la cui carriera lavorativa precaria è frutto delle varie politiche dei nuovi contratti di lavoro, che si giostra tra svariati occupazioni nell’Information Technology, e la cui enorme esperienza di tecnologia militare maturata dalla sua passione per la materia, lo porterà suo malgrado ad essere coinvolto negli avvenimenti drammatici della storia. 
  • Giovanni Majano, agente del Nuovi Servizi Segreti Militari Italiani, che cercherà di proteggere il Paese a “modo suo” conducendo indagini oltre la legge. 
  • Matteo Giuliani, giovane Tenente Incursore del Reggimento Paracadutisti d’Assalto IX° “Col Moschin”, alla sua prima esperienza operativa in battaglia.

 Questi tre personaggi, insieme agli altri del romanzo, danno vita ad una catena di avvenimenti che si sviluppano sulla realtà operativa degli apparati ed Istituzioni italiani.

Gli argomenti affrontati, attraverso le riflessioni dei protagonisti, sono svariati ed attuali: la minaccia terroristica incombente sull’Italia, l’integrazione dell’Islam in Italia e degli italiani neo-convertiti a questa religione, la politica che è dietro le decisioni repentine negli interventi militari, la portata operativa nei confronti del cittadino degli 007 di casa nostra e la motivazione che porta a diventare, e che serve per restare, un Incursore dell’Esercito Italiano.
Il tutto mescolato a descrizioni delle tattiche e delle future tecnologie applicate al moderno campo di battaglia.

Sono pochissimi i romanzi italiani (ma decisamente molte di più le fiction televisive, chissà perché?) basati su personaggi e trame che coinvolgono, in maniera estremamente realistica, ambienti civili e militari, in una trama assolutamente verosimile, che prendono spunto dall’attualità.
Siamo invasi dalla letteratura straniera di genere in cui i vari Andy McNab sono sempre in ottime posizioni nelle classifiche dei libri venduti ogni anno in Italia. 
Il mio piccolo contributo, rivolgendomi esplicitamente a quel pubblico che è appassionato di storie d’azione e tecnologia/tattica militare, lo si ha in questo mio primo romanzo.
Il romanzo s’ispira personaggi reali, che ho conosciuto personalmente, calati in un contesto verosimile.
Le seguenti FAQ servono per descrivere, in maniera agile e completa, le domande più frequenti che mi vengono rivolte relativamente al romanzo.
Per ulteriori domande, non comprese in questo elenco, le soluzioni sono due: O mi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure acquistate il romanzo e ve lo leggete.

FAQ del romanzo

Questo romanzo lo hai scritto tu? E in quanto tempo?
Certo che l’ho scritto io! In quanto tempo? Calcolando il tempo reale passato davanti alla tastiera, direi un anno e mezzo. Però, avendo fatto un anno di pausa, e altri periodi d’inattività, circa quattro anni.

I personaggi di questo romanzo sono reali?
Si. La maggior parte dei personaggi descritti si rifà a gente che ho conosciuto personalmente e che nella realtà ha attività affini quelle dei personaggi corrispondenti nel romanzo. Li ho conosciuti in una fase lavorativa particolare della mia vita, dove ho lavorato per una ditta che offrire servizi e tecnologia per Enti governativi, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri e alcuni Reparti Speciali.

In quale personaggio ti identifichi?
Chi scrive un romanzo e dice di non identificarsi in almeno un personaggio mente spudoratamente. Diciamo che il mio carattere oscilla tra il protagonista e l’operatore dei Servizi Segreti.

I dettagli operativi e tecnici sono verosimili?
Assolutamente verosimili. Per mie esperienze personali in primis che vengono descritte in varie sequenze del racconto. Chi è del “mestiere” riconoscerà le procedure e le descrizioni. Sia quando si parla di Information Technology e sia quando si parla di tattiche ed equipaggiamenti militari. Ovviamente restando in uno stile di narrazione accessibile a tutti.

E la trama è verosimile?
Mi sono ispirato ad una situazione che nel 1994 il SISMI aveva preso in considerazione moltoseriamente. Il risultato degli studi per contrastare questa situazione sono stati: non possiamo evitare che il territorio italiano venga bombardato da missili tattici. Dopo più di tredici anni, questa situazione non è cambiata: siamo sempre vulnerabilissimi. Per quanto riguarda il fenomeno delle moschee e dei neoconvertiti all’Islam, direi che io dipingo un fenomeno “all’acqua di rose”, rispetto a certe uscite sui TG che fanno dei magistrati nel nord Italia incaricati di indagare sul terrorismo di matrice islamica sul nostro territorio. Ben lungi da voler istigare al razzismo. A quello ci pensano dichiarazione molto poco accorte di politici ad alto livello.

Cosa dicono i militari di questo romanzo?
Cosa mi hanno detto i militari PRIMA che lo scrivessi, piuttosto. Mi hanno fatto censurare certune parti, in alcune chiacchierate informali con gli operatori. Non sembra, ma sono molto più preoccupati di quanto danno a vedere di come nei romanzi, nei film, si rivelano certe tecniche/attività.

Ci sarà un seguito a questo romanzo con gli stessi personaggi?
Ho già in testa la trama per altri due romanzi. Uno con personaggi nuovi, in un nuovo “universo”, e un altro che riprende la storia esattamente dove finisce LA GIUSTA DECISIONE, che segue l’evoluzione dei personaggi.

Puoi anticipare un minimo la trama del seguito di questo romanzo?
Sicuramente di come si “ricicla” un ex-Forze Speciali italiano nell’universo dei Military Contractor in Iraq. Ho attualmente intense ricerche e contatti in corso per documentarmi in modo “non convenzionale”.

Ci sarà un film?
Nessuna casa cinematografica italiana ha la potenza economica di produrre anche la scena d’azione meno complessa di questo romanzo. Siamo in Italia, dove si parla molto, e i soldi si mettono non si sa dove, anche nelle produzioni cinematografiche più mediocri. Mi rivolgerò all’estero? Se ho i contatti, certo.

Perché i dettagli tecnici sono così importanti?
Perché oltre alla storia, ci vuole un contesto verosimile in cui inserire i personaggi. A me piace pensare che la gente quando immagina la scena che sta leggendo, sia convinta della verosimiglianza degli eventi che si descrivono. Direi che non hanno più spazio i romanzi dove si descrive una storia, e se c’è un contesto d’azione e tecnico, si scrivono delle idiozie dette da uno scrittore avverso alla ricerca dei dettagli. Il lettore medio ora è individuo molto evoluto, e che non si fa “infinocchiare” volentieri.

Quanto hanno influito le tue esperienze personali e di lavoro sul romanzo?
Al 75%. Il resto sono “chiacchierate” con gente che ha avuto esperienze dirette con gli eventi descritti nel romanzo.

Niente scene di sesso?
Ho fatto una scommessa: riuscire a tenere alta l’attenzione del lettore senza descrivere scene di sesso per delle paginate (cosa che i miei colleghi italiani del settore thriller militare d’azione –che sono pochini a dire il vero- si perdono un po’ troppo spesso a fare). Nel prossimo romanzo, credo, ci saranno scene di sesso, comunque…

 

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